Scerì
Scerì, Monsieur Bonjour, Meni, non ho mai saputo quale fosse il vero nome di questo simpatico clochard udinese che ricordo con affetto salutare me e i miei amici con accento francese all’uscita dalla scuola.
Rimangono misteriose anche le vicissitudini che raccontavano di una persona erudita, capace di parlare più lingue, finita poi a vivere ai margini della strada forse per amore di una donna.
Ho sempre pensato che la sua carica positiva, nonostante facesse fatica a camminare e impugnare il bastone (di una scopa) per una terribile artrosi, mi portasse fortuna.
Mi ricordo di quando a volte lo aiutavo ad attraversare la strada e del fascino che esercitava su di me fantasticare sul suo misterioso passato.
-acquerello su carta cotone-
Scerì, Monsieur Bonjour, Meni, non ho mai saputo quale fosse il vero nome di questo simpatico clochard udinese che ricordo con affetto salutare me e i miei amici con accento francese all’uscita dalla scuola.
Rimangono misteriose anche le vicissitudini che raccontavano di una persona erudita, capace di parlare più lingue, finita poi a vivere ai margini della strada forse per amore di una donna.
Ho sempre pensato che la sua carica positiva, nonostante facesse fatica a camminare e impugnare il bastone (di una scopa) per una terribile artrosi, mi portasse fortuna.
Mi ricordo di quando a volte lo aiutavo ad attraversare la strada e del fascino che esercitava su di me fantasticare sul suo misterioso passato.
-acquerello su carta cotone-